Wednesday, March 28, 2012

I tuoi occhi concorrono a un sistema di vita per crediti? / antonio loreto. 2011

Roma - Martedì, 30 agosto 2011. Si pubblica tutti i giorni non festivi. La Gazzetta Ufficiale, Parte Prima, oltre alla Serie Generale, cinque Serie speciali, ciascuna contraddistinta da autonoma numerazione: 1ª Serie speciale: Corte costituzionale (pubblicata il mercoledì) 2ª Serie speciale: Comunità europee (pubblicata il lunedì e il giovedì) 3ª Serie speciale: Regioni (pubblicata il sabato) 4ª Serie speciale: Concorsi ed esami (pubblicata il martedì e il venerdì) 5ª Serie speciale: Contratti pubblici (pubblicata il lunedì, il mercoledì e il venerdì) La Gazzetta Ufficiale, Parte Seconda, “Foglio delle inserzioni”, è pubblicata il martedì, il giovedì e il sabato. Si comunica che il punto vendita Gazzetta Ufficiale sito in via Principe Umberto, 4 è stato trasferito nella nuova sede di Piazza G. Verdi, 1 - 00198 Roma.

Visualizza qui il calendario mensile di agosto del 2011 incluso i numeri delle settimane. Questo calendario agosto 2011 è sempre utile per sapere, per esempio, quando si hanno le vacanze. Il sorgere o il tramontare del sole viene calcolato con riferimento alla città di Roma. Gli orari nel calendario di agosto del 2011 possono leggermente differire, per esempio, a secondo che si abiti in Italia orientale o in Italia occidentale. La differenza è al massimo di due minuti. Selezionando qui su una località, si possono anche visualizzare gli orari del sorgere e del tramontare del sole nel mese di agosto 2011 nelle località vicine. Visualizza anche la posizione della Luna nel Calendario lunare 2011. Prestiti Inpdap 70.000 € a Dipendenti Statali e Pensionati Preventivo Immediato.

L'INAIL ex ISPESL - Istituto Superiore per la  Prevenzione  e  la Sicurezza del Lavoro per lo svolgimento delle attività previste dal Programma 7 «Problematiche  di  radioprotezione e di  garanzia di qualità nella misura e nell'utilizzo delle radiazioni in  industria, ricerca e sanità» - Linea 4: «Obiettivi di qualità nella metrologia delle radiazioni ionizzanti, con specifico riferimento alle attività di  servizio  del laboratorio radiazioni ionizzanti»,   intende conferire: n. 1 incarico con diploma di perito industriale Durata: 12 mesi, rinnovabile Luogo della prestazione: INAIL ex ISPESL  -  Dipartimento  Igiene del Lavoro - Via Fontana Candida, 1 - Monte Porzio Catone (RM). Somma annua lorda stanziata: euro  21.252,89  (comprensivo  degli oneri a carico del committente). Conoscenze  specifiche:  tecniche  di  misura  delle   radiazioni ionizzanti ed indicazioni operative di radioprotezione, con specifico riferimento sia ai dispositivi di legge attualmente vigenti, e sia alla  produzione  tecnico-scientifica del Laboratorio Radiazioni Ionizzanti del Dipartimento Igiene del Lavoro, anche per  le  diverse attività al suo interno enucleate. Oggetto della  prestazione:  Fisica  e  misura  della  radiazioni ionizzanti. Elena saprebbe spiegarmi perché leggo pure questi.

Università online e-campus, decreto MIUR del 30.01.06. L’università online ideale per chi lavora. Calendario agosto 2011. Avviso di nomina dei vincitori del concorso pubblico, per titoli ed esami, per l'assunzione con contratto a tempo indeterminato di complessive cinquanta unità di personale con profilo di ricercatore - III livello professionale presso Istituti/Strutture del CNR dislocati nelle Regioni Basilicata, Calabria, Puglia - Area scientifica H.1 «Scienze agrarie, agroalimentari e veterinarie» - raggruppamento omogeneo II (3 posti). Bando 364.98. (GU n. 69 del 30-8-2011 ). Si comunica che  e'  stato  pubblicato  sul  sito  del  Consiglio nazionale delle ricerche www.urp.cnr.it  il  decreto  di  nomina  dei vincitori  del  concorso  pubblico,  per   titoli   ed   esami,   per l'assunzione con contratto a tempo    indeterminato,    di complessive cinquanta unità di personale con profilo di  ricercatore -  III  livello  professionale,  presso  istituti/strutture  del  CNR dislocati nelle regioni Basilicata, Calabria, Puglia - area scientifica (H.1) «Scienze agrarie, agroalimentari e  veterinarie» - raggruppamento omogeneo II (tre posti) - Bando 364.98. Pure questi.

Prossima fermata Palestro, apertura porte sulla destra. Next stop Palestro, che ossessione. White Noise. Rumore bianco. Jack Gladney è professore di studi hitleriani presso un campus dove, i detriti della cultura popolare americana sono divenuti la nuova bibbia e il supermarket la sua biblioteca. Come dice Murray eccetera, collega di Jack e profeta dell’apocalisse postmoderna, il supermarket è un luogo saturo di onde, radiazioni, lettere e numeri, voci e suoni in attesa di essere decodificati. Ma la vita rassicurante e consumistica di Jack eccetera eccetera trasmissioni radio, sirene, microonde, il ruggito di freezer e lavatrice, la voce incessante e assurda della tv. La paura della morte sì ok questo capolavoro di fine millennio. Rumore bianco ha vinto nel 1985 il National Book Award. Traduzione di Mario Biondi. Siamo una famiglia povera, senza pane, senza mangiare, aiutate 10 centesimi dio vi benedica. Sì, dio.

Abbonamento 10 caffè 8 euro, 10 cappuccini con brioche 19 euro. Qui non si fa credito. Niente superprelievo, misure sulle pensioni. Manovra: salta l'aumento Iva, caccia a chi elude il fisco con le società di comodo. Salta il contributo di solidarietà, insieme con l'ipotesi di aumento dell'Iva, mentre viene toccata la previdenza: per le pensioni di anzianità serviranno 40 anni di lavoro effettivo, al netto del riscatto di laurea e servizio militare. I 9,2 miliardi da tagliare nel biennio 2012-2013 agli enti locali verranno ridotti di due, anzi di tre miliardi tenendo conto dei maggiori introiti della Robin Hood tax sulle società energetiche dati ora per certi. Asse trasversale a Milano, con Pisapia e Alemanno in prima fila. Fondo di caffè. Caffetteria 0,90. Rifiuti misti. Tirare. Nuova gestione via Festa del Perdono di fronte alla Statale. Vietato l’uso ai minori di anni 12 non accompagnati. Leggo la targhetta quanti chili porta e non lo so già più. Sono abitudinario, non statale.

Dunque, il carattere mistico della merce non sorge dal suo valore d'uso. E nemmeno sorge dal contenuto delle determinazioni di valore. Poiché: in primo luogo, d’accordo, in secondo luogo, va bene certo, infine, appena gli uomini lavorano in una qualsiasi maniera l'uno per l'altro, il loro lavoro riceve anche una forma sociale. Di dove sorge dunque il carattere enigmatico del prodotto di lavoro appena assume forma di merce? Evidentemente, proprio da tale forma. L'eguaglianza dei lavori umani riceve la forma reale di eguale oggettività di valore dei prodotti del lavoro, la misura del dispendio di forza-lavoro umana mediante la sua durata temporale sì, sì, l'arcano della forma di merce consiste dunque semplicemente nel fatto che tale forma rimanda agli uomini come uno specchio i caratteri sociali del loro proprio lavoro trasformati in caratteri oggettivi dei prodotti di quel lavoro, in proprietà sociali naturali di quelle cose, e quindi rispecchia anche il rapporto sociale fra produttori e lavoro complessivo come un rapporto sociale di oggetti, avente esistenza al di fuori dei prodotti stessi. Mediante questo quid pro quo i prodotti del lavoro diventano merci, cose sensibilmente sovrasensibili cioè cose sociali. Proprio come l'impressione luminosa di una cosa sul nervo ottico non si presenta come stimolo soggettivo del nervo ottico stesso, ma quale forma oggettiva di una cosa al di fuori dell'occhio, beh, chiaro, quel che qui assume per gli uomini la forma fantasmagorica di un rapporto fra cose è soltanto il rapporto sociale determinato fra gli uomini stessi. Quindi, per trovare un'analogia, dobbiamo involarci nella regione nebulosa del mondo religioso. Nebulosa, Diego Fusaro dove sta.

L'Università Vita-Salute San Raffaele è un'università privata italiana con sede a Milano in via Olgettina 58. Il Rettore è don Luigi Maria Verzé, fondatore e presidente dell'Ospedale San Raffaele. L'università è promossa e sostenuta dalla Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor.

·         La Facoltà di Filosofia è stata da poco trasferita (a.a.2009/2010) dal prestigioso palazzo Arese Borromeo di Cesano Maderno alla sede centrale di via Olgettina presso il Dibit2, fulcro e sintesi dell'Opera San Raffaele. 29 marzo 1996: don Verzé proclama l'apertura della Università Vita-Salute San Raffaele. Nasce la Facoltà di Psicologia.

·         1998: viene attivata la Facoltà di Medicina e Chirurgia.

·         2001: dalla trasformazione dei già esistenti Diplomi universitari, nascono i Corsi di Laurea in Infermieristica e in Fisioterapia.

·         2002: prendono avvio la Scuola Post-universitaria San Raffaele ed il primo Master, in Psicofarmacologia Clinica.

·         2002: apre la Facoltà di Filosofia. Una convenzione con il Comune di Cesano Maderno consente di tenere le lezioni nel seicentesco Palazzo Arese-Borromeo.

·         2005: nascono i Corsi di Laurea in Scienze della Comunicazione, in Igiene Dentale e specialistica in Filosofia della Mente, della Persona, della Città e della Storia.

·         ah, cazzo che roba, pure questo ci han venduto, in via Olgettina.


Libraccio diario 2010-2011. 30 agosto scrivere a M. Gentile F. G. Le allego l'inizio (le prime due pagine) del mio elaborato per capire se il metodo usato nell'analisi Le sembra utile e interessante per un tipo ti testo come "Apologo dell'evaso". Per evitare di fare un puro esercizio senza poi arrivare a comprendere quale siano le possibilità di un testo di questo tipo, Le chiedo gentilmente un commento su queste prime pagine e nel caso ulteriori indicazioni su come muovermi. Cordialmente, D. M. Caro M., a parte qualche necessaria puntualizzazione di carattere generale (il titolo di professore non mi spetta e lei non dovrebbe firmarsi anteponendo il cognome al nome), posso dirle che la sua scelta è (ovviamente) adeguata. Resta solo il fatto che è consigliabile trovare la collocazione di "apologo dell'evaso" all'interno dell'opera di Balestrini, poiché quella dei novissimi è un'antologia (non una raccolta) e come tale decontestualizza (in misura minore, come in questo caso, o maggiore) il singolo componimento. Per la bibliografia critica la invito a leggere questo e quest’altro, senza però limitarsi ad adottarne le prospettive. Cordialmente, e buon lavoro, G. Gentile prof. G. scrivo per comunicarle la mia scelta riguardo l'eborato e avere sapere un suo parere, riguardo la pertinenza della mia scelta, che è caduta su Balestrini: "apologo dell'evaso" nella raccolta I novissimi (se di raccolta si può parlare). Ero interessato anche a sapere se ci fossero degli scritti critici riguardo a questo componimento o se Lei direttamente avesse delle informazioni utili. Aggiungo che probabilmente mi sarà impossibile sostenere l'esame nel primo appello disponibile. Cordialmente M. D. Caro M., le chiedo scusa per una risposta tanto in ritardo. Brevemente: la sua accurata descrizione del testo deve essere integrata in un discorso più ampio: interpretativo, teorico, di poetica, altrimenti rimane (come lei giustamente sospetta) un esercizio fine a se stesso, inutile già per un testo "tradizionale". Francamente non vedo dove le sue pagine possano andare a parare, mi sembra che non abbiano un'ipotesi di lavoro sottostante. A lei dimostrarmi che mi sbaglio, o cambiare strada. Cordialmente, G.

Ecco, cambiare strada, se la vedi, lo stesso che sbagliarti, se non ci vedi. Ché oggi è un altro compleanno, si aggrava la miopia e stai ancora qua a guardarti intorno. Cose sensibilmente sovrasensibili cioè cose sociali. La fine della strada (pubblicato originariamente nel 1958 e finalista al prestigioso National Book Award) è il romanzo meno “barthiano” di John Barth, ti chiamo più tardi intanto un bacio di auguri, S. Un formidabile e spietato romanzo filosofico che alterna comicità e nichilismo, satira e tragedia; al centro uno dei più irresistibili antieroi della letteratura postmoderna: Jacob Horner, il giovane professore adultero che fa della paralisi esistenziale un grottesco sistema di vita. La stessa vita si adatta ad un qualunque numero di storie, parallele, concentriche, mutuamente conviventi, o quello che vi pare. Concorrenti.

Monday, March 26, 2012

Hi

quando - no - out of out - taglioritaglio - ho e chiedo - il pacco gentile - all'uomo la cura - plunger - lontano da casa - old lady isle - ciò che mi spetta - assillo - I will I will I do I do.

Sunday, March 25, 2012

3



quell'istante da stimolare realizzando principi liberali del sociale ometterne l'importanza suprema sotto l'imputazione ridicola della nazione una sospensione nel parco la fauna dei disputanti da qualche parte al largo. vivono di somiglianze. fateci caso. le frasi consentite dall'ospitalità la vigilanza degli anni è di un sapore insuperabile. una cosa dopo l'altra, si sa. dolce ondulante critica al rinnovamento e qualche bugia. la toponomastica ordinata della superficie stranamente corrisponde, permette il passaggio. aveva proprio quella linea quell'andamento consumato dalle stazioni il patimento perseverato nel calcolo. l'anima morbida del melodramma e del contagio. magari delicatezze ancelle o lettere spiritose a supplicare innocenza (avevano spontaneamente deliberato un accordo circa una stessa quantità o meglio una qualità comune ad entrambi a casa loro la sera s'invitano guidandosi nascostamente trattenendo un dolcissimo grido premeditando pubbliche combinazioni e testimonianze sentite ostili al dubbio. ecco le specifiche dell'accoglienza le allegorie di riferimento la ribalta assente, come visitatori dai soliti schemi (d'ispirazione unanime). per qualche tempo solo precedenti l'abitudine all'alto alle frequentazioni del comando. richiesta semplice o complessa nella sicurezza del nudo e dell'esplorazione da vicino penetrandone lo stato formando un arco simmetrico e cortese per scopi solo estetici scorrendo dalla creazione alla rovina per poi rifarlo. si cancellano le prove. affermato così l'approccio verso la vetta distendendo l'escrescente al culmine di selezioni ambiziose allora si ascolta il felice verso, la banda, l'intervallo avvertendo sul grembo il piccolo antico spettacolo (si nota un po' d'appassimento) in ritardo con la totalità precisa che c'è spazio. vedere più sotto come lasciare





h.i.t.d. II / michele zaffarano. 2012


Hamlet in the Dark Pt.II from Michele Zaffarano on Vimeo.


Saturday, March 24, 2012

corrado costa, da "l'equivalente" (1969)


2

(o esiste o non è visibile dall'altra parte che si colloca nel buio che non ha un versante verso di me che riproduco nell'atto di riprodurre me colloca il padre non cessa non si ripete continuamente paralizzato verso uno stato che si ritrae o viceversa non è in grado è all'interno e così si sposta a sua volta in direzione estrema in cerca di qualche cosa che risulta ferito aperto chiuso o collocato di fianco immerso nella sua parte mancante dove c'è sabbia cauta che non siamo sicuri che si muove sta per trasalire ribollire o se ne sta composta di minutissima sabbia dentro una degradazione lungo il cerchio in leggero movimento che non ha orli si stende nella superficie dell'acqua consistente di un cerchio all'origine che presuppone uno nell'altro interno dal di fuori che degrada fuori dentro di sé senza che nessun punto sia il punto centrale e il suo spostamento è il suo luogo unico e identico in tutti i suoi diversi avvenimenti che sono la sua origine il suo punto centrale per principio per ordine frammentario o disperso:
o se ti piace immaginariamente si può pensare ricercare ragazzo essere pensati essere cercati uno interno a uno di me che sta parlando con insistenza interno a un'origine di me a un ipotetico orizzonte centrale, anche se nessuna origine di me è il mio punto centrale e lo spostamento è il luogo di tutti i punti me o meno me che sono a caso immaginariamente un me che continuamente si ripete in un sistema equivalente idoneo a riprodurre padre sabbia organismo o città o distruzione o in atto di riprodurre me come successione che ritorna a livello dell'acqua)


1

All'inizio io mi contraggo e la mia contrazione non si vede all'esterno, non consiste, può consistere, è l'inizio è nascosta come una specie di congegno, esiste versa dentro una forma quadrata senza angoli nessuno dei suoi lati è percepibile e la mia percezione è il suo limite estremo che non si intende è o non è possibile percepire in una serie successiva la cui determinazione occupa il posto che non posso determinare: ma è dentro è chiuso dove mi contraggo immobile colpito conversatore che sto seduto cerca di non intervenire di non rappresentare di non descrivere, solo stabilisco misure di misuro, relazioni di misure che esprimo che non esprimo (*) (             ) ragazzo.
Perché non sono, non coincido con il posto che occupo con l'impercettibile lato fissato prima dell'inizio, prima della mia contrazione prima di qualsiasi computo delle mie scale temporali: io dico: prima dell'accadimento che non accade (
) cercherò di spiegare


[tratto da The Complete Films, Le Lettere, 2007]

Tuesday, March 20, 2012

roma, 22 marzo. incidenti e provvisori


 Giovedì 22 marzo 2012

 ore 19:30
 
 
in Camera verde
(via G.Miani 20)

 
presentazione del libro di poesie
 

Incidenti e provvisori

di

Simona Menicocci

 

(Collana Calliope)

Centro Culturale La Camera Verde
direttore
Giovanni Andrea Semerano
via Giovanni Miani 20, 20 a, 20b - 00154 Roma
tel. 3405263877

Thursday, March 15, 2012

come non detto / di marco cetera

  


   

LOCOMOTRIX / Amelia Rosselli


New Book from the University of Chicago Press


A musician, musicologist, and self-defined “poet of research,” Amelia Rosselli (1930–96) was one of the most important poets to emerge from Europe in the aftermath of World War II. Following a childhood and adolescence spent in exile from Fascist Italy between France, England, and the United States, Rosselli was driven to express the hopes and devastations of the postwar epoch through her demanding and defamiliarizing lines. Rosselli’s trilingual body of work synthesizes a hybrid literary heritage stretching from Dante and the troubadours through Ezra Pound and John Berryman, in which playful inventions across Italian, English, and French coexist with unadorned social critique. In a period dominated by the confessional mode, Rosselli aspired to compose stanzas characterized by a new objectivity and collective orientation, “where the I is the public, where the I is things, where the I is the things that happen.” Having chosen Italy as an “ideal fatherland,” Rosselli wrote searching and often discomposing verse that redefined the domain of Italian poetics and, in the process, irrevocably changed the Italian language.

This collection, the first to bring together a generous selection of her poems and prose in English and in translation, is enhanced by an extensive critical introduction and notes by translator Jennifer Scappettone. Equipping readers with the context for better apprehending Rosselli’s experimental approach to language, Locomotrix seeks to introduce English-language readers to the extraordinary career of this crucial, if still eclipsed, voice of the twentieth century.

“In the landscape of twentieth-century Italian writing, Amelia Rosselli’s poems stand out as a unique achievement, cultivating oblique, discontinuous forms that mix social diagnosis and satire, memory and introspection, tragedy and utopianism. Jennifer Scappettone’s editorial project is a work of cultural restoration that helps to create a broader context in which the anglophone reader can more fully appreciate Italian poetic traditions. But she has done much more: drawing on her own formidable skills as an experimental poet in English, Scappettone has produced an ambitiously innovative translation whose effects are at once stunning and uncanny in recreating the Italian. The result is a body of poetry that is challenging, to be sure, yet tremendously powerful.”—Lawrence Venuti, Temple University




Jennifer Scappettone is assistant professor of English and creative writing and associated faculty of Romance languages and literatures at the University of Chicago, and was the Andrew W. Mellon Post-Doctoral Rome Prize Fellow in Modern Italian Studies for 2010-11. Her poetry collections include From Dame Quickly and the bilingual Thing Ode/Ode oggettuale.


Please contact Micah Fehrenbacher at the University of Chicago Press for more information.


Thursday, March 8, 2012

quattro testi / simona menicocci. 2009-2010


[da: Incidenti e provvisori, di prossima pubblicazione presso La camera verde]


(la via d’uscita non è la porta d’ingresso)

guardi dove guardi
la possibilità che ci sia
e sia inclinato il profilo
della voce alle tue spalle.

non c’è passaggio:
tutto ciò che sta per finire
abita qui.

momentanea e rassicurante
ogni cosa al suo posto:
l’ordine dei ciechi
che facilita il gesto.

Cosa resta del gesto
non portato a compimento?

*

stanno morendo - le piante - muoiono o no? - tanti
a tonfi - attorno - ritornano o no? - pochi - parchi -
a chiazze - nelle piazze del mercato - i giorni pari -
i giorni dispari - la faccia tremebonda - quando non si ha
e non si hanno - soldi non solo sogni - per chi ha cose -
le cose da fare - le cose che restano e tornano domani -
da fare per essere fatte - o anche - per dire di averle -
fatte per dircelo che non - muoiono e muovono la mucosa -
della parte cava - dalla parte giusta - dall’alto verso -
attraverso il naso - lo spazio provvisorio per poca umidità -
la sinusite che soffia - soffri - gli olezzi - i profumi -
per abituarsi - la puzza nelle piazze del mercato -
anche la domenica, a cercare gli scarti - ti svegli tardi -
la domenica, ti attardi. -

Il frigo è pieno.


*

spremono falci e croci e martelli e fiamme -
premono - prenderanno - credendoti codice a barre -
numero e non parola - numero e non parola-
chiedono acqua e chiodi e chiedono - ti tolgono -
taglieranno - in parti uguali - le leggi - che violano -
volendosi - primi padroni - di patrimoni - di patrie -
pietose. - primi - prima di porsi il dubbio -
modellando la domanda - la faranno - prima -
risponderanno - ultimi - prima di ultimare -
la sentenza - le sequenze incrociate - scorci di verità -
contraffazioni - falsificandosi - contraddicendoci.

ci basteranno, bastandoci i bastoni sulle tibie dei no
più nudi per calcolare lo scarto, la risultante
per dire ennesime afonie.

ancora più inconsistenti - rincorrendoci - nelle gabbie -
ricurve - rinneghiamo - pasti lenti - passi falsi -
sulle passerelle disertate - vetrine - grembi -
da vendere - biasimandoci - con le camicie larghe.

Non vedendo. a tastoni a tamponare gli spigoli,
i contorni, il fenomeno aguzzo, i fili
che ancora tirano, tirano fuori
ma dentro, entrano dentro.

*

dondolando tra i capoversi delle giunture - scendendo -
trascinandosi - accaparrandosi - la pelle - i capillari - arrossati -
arrischiandosi - tra le vene alonate - allontanate - in fondo -
nei polpacci - dietro gli stinchi forti - a punta di cuspide inutilizzata -
rimpolpandosi - segmenti - cartilagini consunte - deformati -
affabulati - nelle virgole - respirano - svaporano -
svaporeranno - gli errori hanno fame - di linee - nubifragi - nudità.

affilàti, sfoderàti
con le macchie rosse, sotto coperta,
alitiamo, trafitture tonde,
a violare.

più volte fermàti a mangiare,
digiuneremo nelle scodelle del petto
pulito, glabro,
apriamo labbra.




Sunday, March 4, 2012

d.b. per eexxiitt - lì sotto, anche:


non crede troppo al fatto di perdere conoscenza _ ora richiede l'attivazione di una voce in differita _ ha un'idea per attirare la fame nei polmoni _ crea un canale dallo stomaco all'aorta : se puoi, urla : sa che non può riuscirci _ ha smesso di replicare a chi gli parla di miseria _ mostra a tutti il suo cordone ombelicale _ non conosce nessun motivo di vanto nella nascita _ si riproduce in varie dimensioni _ sa che adesso la sua voglia non potrà finire _ o che potrebbe non cambiare niente _ per via di questa fame a breve termine _ illumina l'interno del proprio corpo : se puoi, urla : si dimena _ prova l'irriverenza degli arresti _ tenta di incrociare arti già sbarrati _ qualcuno portato via disteso _ decide di mettersi da parte _ sono giorni che non si toglie le scarpe _ non sa se piangere o meno _ unisce al fatto di spostarsi l'andar via _ gli dicono che il plotone è a venti metri _ finisce dietro agli occhi di qualcuno _ passa attraverso _ si sente come un pezzo di cristallo _ non sa perché _ si mostra a chi lo guarda _ dice che non siamo un corpo intero _ che un giorno _ che un giorno _ che un giorno _ potremo contrapporci all'idea di andare via _ sparire _ solo quando è chiaro che nessuno avrà più fretta _ pensa che qualcuno deciderà _ potrebbe non cambiare : se puoi, urla : rantola _ dice che non potrà riavere niente _ se non il niente _ il niente si prepara invece a riavere tutto _ a ritrovare ciò che è esatto _ vuole tutto al punto di partenza : se puoi, urla : resta inerte _ si siede ai blocchi di partenza _ osserva la tensione nelle gambe di chi corre _ se ne va via con un'idea _ non parte ma rimane nascosto _ incorre nella squalifica _ non sa se ridere o meno _ ha sonno _ si chiede dove vadano tutti _ dove si affrettino continuamente _ se lo riguarda ciò che accade loro _ conosce ogni angolo di porfido _  sa che verrà a piovere _ dal traguardo lo separano centinaia di calotte traballanti _ gusci esalati dal caldo _ pensa di star male _ vorrebbe andare via _ arrendersi _ con l'idea che un giorno _ che un giorno _ che un giorno _ il suo cranio non regga la pressione interna _ e minacci di spaccarsi _ e non c'è niente che si apra in questa breve storia _ se non un corpo universale_ lo stesso timore di cadere _ a breve andare via _ e di farsi uno all'uno _ al vapore che si attenua _ il fatto di non odiare _ lo porta a difendersi di nuovo _ dal riverbero in presa diretta _ ha un'idea per levarsi questa fame : se puoi, urla : per evitare di riprendere coscienza

Friday, March 2, 2012

1964

vattensaga. lei prende, lui non respira.
notice that you tongue the upbeats.
l’alambicco fatto arte, non distrae.
B - bridge:
consenso per scrivere
puoi non leggere, disossare funghi.
aggiunge alcol al sommario.
storia del vocabolo.
pedale. tema. (A)

Thursday, March 1, 2012

5 pezzi da "I cani dello Chott el-Jerid" / Andrea Raos. 2010



L’innaturale rimane,
cadono in sequenza.
Dove è, chiude.
Dove chiude, chiedono continui.
Dove spera, era.
Nega, come ora.

* * *

Solidago. Alizarina. Granata. Felce. Mattone. Oltremare. Zinco. Titanio. Ametista. Zaffiro. Carminio. Porpora. Fiamma. Corallo. Glicine. Acquamarina. Amaranto. Giada. Bruciato. Celadon. Ruggine. Eliotropo. Mirto. Cremisi. Malva. Magenta. Rubino. Cinabro. Falun. Cadmio. Indaco. Ciano. Cenere. Nero. Forma. Spento. Mano. Fuso. Cera. Carta. Mania. Fumo. Roccia. Praseodimio. Arancia. Cadenza. Disossato. Intimo. Covo. Brivido. Calcare. Guscio. Conocchia. Staffile. Rebbio. Cava. Rame. Cielo. Stasi. Resto. Vento. Sonaglio. Buio. Staffa. Ruscello. Vena. Seta. Osso. Cranio. Inchiostro. Ossido. Squama. Costellazione. Ciglio. Catena. Sole. Scudo. Anello. Ferro. Specchio. Fessura. Ricciolo. Piuma. Sciabola. Lama. Risacca. Vetro. Cascata. Bosco. Mano. Crepaccio. Palmo. Brachiblasto. Conchiglia. Perla. Fruscio. Battito. Capra. Coperta. Schiuma. Cassa. Ala. Ditale. Crosta. Scarpa. Foglia. Aquila. Soma. Fuoco. Pipistrello. Cirro. Gabbia. Seme. Incendio. Nido. Ciuffo. Gravitazione. Lancia. Cavalletta. Vena. Raggio. Goccia. Morso. Rete. Foschia. Gelo. Stella. Piaga. Schiocco. Ripiano. Selce. Punta. Torrente. Parete. Cassa. Schianto. Cibo. Ramo. Freddo. Caduta. Scroscio. Radice. Tralcio. Ceppo. Palpebra. Dente. Tenda. Alba. Gasometro. Catrame. Ventre. Gorgo. Orizzonte. Fossa. Isola. Tronco. Saliva. Fango. Raggio. Mesosfera. Batuffolo. Numero. Ununtrio. Tropopausa. Unghia. Sorso. Sfiato. Ghiaccio. Muscolo. Crollo. Scafo. Lastra. Strada. Polso. Lampo. Ciano. Indaco. Cadmio. Falun. Cinabro. Rubino. Magenta. Malva. Cremisi. Mirto. Eliotropo. Ruggine. Celadon. Bruciato. Giada. Amaranto. Acquamarina. Glicine. Corallo. Fiamma. Porpora. Carminio. Zaffiro. Ametista. Titanio. Zinco. Oltremare. Mattone. Felce. Granata. Alizarina. Solidago.

* * *

Mentre attraversavo la depressione salina dello Chott el-Jerid, in un battito d’ala del sirratte paradossale abbiamo ammassato i cani sul ciglio della strada e li abbiamo circondati di bastoni e pietre. Sentono che sta per accadere e ringhiano maschi e femmine, le madri strette ai piccoli, di pelo ritto. Abbiamo calato il primo colpo di bastone e spaccato il muso contro le zanne spezzate giovani.


Quanto sangue hanno dentro, si gettano all’indietro ricadendo, non c’è spazio, sulle madri inferocite, impazzite, piangono sui piccoli – gli ultimi sotto i cadaveri, alcuni soffocati dai cadaveri, dai cani, altri schiacciati al suolo. Li finivamo, chi terrorizzato, cieco tentava di scappare lo abbiamo sollevato con una sola mano e gettato alla velocità del lancio – un suono secco, uno scoppiare d’ossa – contro l’asfalto, a frantumarsi il morbidissimo cranio, in quel guaito che non più già non è più.


Dopo abbiamo raccolto le carcasse, una o due o tre per una sola mano, a seconda della taglia. Abbiamo praticato fori nel collo per sgocciolare i corpi del sangue volevamo tornasse, così, alla sabbia. Ci si è presentato il problema della crosta di sale che ricopre il suolo, chiudendone i pori. Abbiamo creato pozze di sangue subito secco e nero contro il rosso smagliante, il rubino, l’azzurro, il solidago, il cadmio, l’acquamarina del sale. Il dolore ci ha toccati mentre ne procuravamo ai cani. Non i corpi freddi della morte ma la laguna calda, liquida molle evaporata, dei cadaveri a 60 gradi neri nella luce.

* * *

Dopo abbiamo praticato un’incisione sul ventre delle bestie, scavandone le viscere e l’apparato riproduttivo. Ne sono scaturiti filamenti verdi e dorati, vesciche gonfie di liquido scuro, che abbiamo asportato.

Dopo siamo ancora stati nel deserto. A prima sera ci siamo impregnati di odori scuri, ci aggiravamo per il campo spingendoci fino ai bordi ma senza mai uscirne e ci guardavamo negli occhi, ci evitavamo, avvicinati e allontanati ai grandi fuochi accesi per la notte, a seconda di come ognuno di noi reagiva all’escursione termica.

Tornati col pensiero alla terra salina da cui eravamo usciti, canini, mischiati, minimi, vivi, silici, chinati, spinti, diminuiti, sfiniti, abbiamo aspettato che finissero i giorni – quei giorni alizarina, indaco, aquamarina e solidago.

Il cielo spioveva verso la Via Lattea angolato e spezzato, come un salice a pregare che finisse il vento, come io a te.

* * *

Sono momenti d’amore – quel passare
senza voce che li dica, senza pace
una volta detti.




[ Andrea Raos, "I cani dello Chott el-Jerid", Arcipelago, collana "ChapBook", Milano 2010 ]