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ritorna all’ordine ad ogni cadenza convenzionale, prima che cada tutto per esaurimento, per evitare lo spiacevole mancato utilizzo della fin troppo estesa superficie e ne strappa, i fogli, via volantini, eventi a cui, elenchi da fare, incondizionatamente per l’ordine alfabetico. da A a Z, anche se manca Villa. un anno da singulto. ha provato anche ciò che càpita e non l’ha. farne razio di versante e ascesso negato. potrebbe essere qui, fare di se stesso l’appunto. [il corpo e la parte interessata, soda, a caldo.] causticato il tegumento riesce ad apparire meno segnata. [ancipite la forma flessa della guancia.] la stessa in ogni diverso modo di andarsene. [conoscere il limite partitorio del certo provato.] a esibire noncuranza prende appuntamento per definitiva. [evitare che le cose.] nello sportello cigolò il prurito lo conserva l’asepsi. concessione alfabetica del proprio ritorto pneuma e limitazione della cosa acquisita. [o comunque da.]
collezionare albe, innesti di surrealtà. risentirne i reni e le odiate. [stasi in cui al micro sguardo lo scopo non corrisponde.] riassorbito il versato resta umido. sospetta sia l’epifisi, sia poi ormonale la colpa.
il sondaggio è stato fatto, sedano le notizie dannose, il problema maggiore è: ma chi lo avrebbe mai detto.
[la frase intera, il sottinteso è l’uso.] esiste una legge matematica che descrive la posizione degli oggetti che
perdi. era per dire. che hai perso. era per sorridere. mneme intervenne a sanare l’interpretazione. salvato lo
squallore, andò al mare. ma è un mattone. non prova a spiegare il problema della speculazione edilizia.
quante storie. la mamma al bambino a cui non legge. facciamo i conti a casa. il padre bocciato in matematica.
[non puoi capire. racconta.] il crociato rotto, il moro, come venezia dopo anni di global warming.
[da: Pros-it, inedito]
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