Tuesday, September 16, 2014

Alessandra Greco - da " La memoria dell'acqua"

(…)


blanche-neige

dormir du sommeil du juste                                                
endormi
climat glacial                                                                      
ennemi juré                                                                       
mettre une rallonge au fil électrique                                    
quand on ne fait rien de mal on n'a rien à craindre           
exégèse                                                                             
c'est un modèle de bonté
l'armée du salut                                                        
être dans l'exercice de ses fonctions                       
corps mince                                                   
jambes fluettes                                                        
voix fluette                                                                
frêle                                                                         
exiler s'exiler                                                                      
point de conjonction                                                 
tout vient à point à qui sait attendre                         
à parti pris point de conseil   
à méchant ouvrier point de bon outil                        
pollen  pollen  pollen                                                            
léthargie                                                           
la position couchée d'un malade                              
il est facile de juger après coup                                
la faim chasse le loup du bois                                  
persister                      
jusqu'à la mort                                                          
to die well2


cercare la chiarezza prima dell’impatto   la sua luminosità   indagando dall’interno verso l’interno quello che avviene all’esterno e  per quanto possibile  rimanere vigili  derivando le attività funzionali del corpo dall’assunto principale che accumulare energia è la conseguenza di un lavoro    prima cammina poggiando a terra tutta la pianta del piede

A meno di 200 gradi sotto lo zero l’aria diventa liquida e ha la proprietà di vetrificare tutto ciò che vi viene immerso rapidamente. Se si velocizza il processo di raffreddamento e si usano sostanze antigelo si riesce a realizzare la vetrificazione dell'intero corpo. La temperatura di un corpo è fornita dal moto degli atomi e delle molecole; l'energia cinetica derivante dal movimento è responsabile delle reazioni chimiche che avvengono. Maggiore è la temperatura, maggiore è la velocità delle reazioni. Se pure la temperatura caratterizzata da totale assenza di movimento (zero assoluto) non è fisicamente raggiungibile, il congelamento a temperature molto basse (ottenute utilizzando, ad esempio, l'azoto liquido) consente di minimizzare l'energia del sistema e a raggiungere una condizione in cui le reazioni chimiche sono molto lente. Un sistema di questo tipo può in teoria restare per lunghi periodi sospeso senza modificazioni chimiche sostanziali.3

privo di palpebre   squali    continuano a nuotare   la circolazione del sangue in controcorrente rispetto a quella dell'acqua    assorbono una grande quantità di ossigeno disciolto nelle branchie   non è possibile capirne a prima vista lo stato    dormono di una specie di veglia    il cervello è fatto riposare    i sensi sono attivi    non un sonno reale  non scendono   in sospensione delle attività      continuano a guardare









                 Il existe une relation étroite entre la couleur, la forme, l’habitat et le mode de vie d’un requin: il y a celui de couleur sable, si plat qu’il épouse la surface du sol où il passe le plus clair de son temps, il y a celui de couleur eau, à la forme très hydrodynamique et qui ne se pose jamais; et puis, il y a tous les autres4.














(…)
















(Photosynthesis_Il Corpo Esposto)

il corpo fasciato    esprime la sua natura di pianta

nella sfumatura   le spalle

distinguo   i fianchi      dove  ha     mani        ginocchia       piedi

nello stacco   contro le lastre      d’acciaio     privo     di ombra   
privo  di  echi

sul   limite  in corrispondenza a un intorno   una nuance

di   luce in frammenti ritmati     alla porta

allo scopo   di sottrarsi    ai colpi del destino

Vivi nascosto è la divisa del saggio

poi,   procedere a piccoli passi,   e pochi per volta.

Gli autotrofi più importanti per il ciclo del carbonio sono gli alberi
delle foreste

captazione dell’energia della luce nelle endomebrane

di garza        Lazzaro     bianco

il sole è una sorgente di fotoni a diversa frequenza:   diversa
energia  ha
l’acquiescenza

la struttura ad anello delle clorofille      simile alle porfirine

         cambiare luogo,      spostarsi,   trasmigrare
        
         (nell’emoglobina, nei citocromi)
        solo una sfumatura ancora umana

( il fitòlo dei sospiri nell’assenza di chi guarda   (all’assolto 
l’assoluto)  

lungo la catena idrocarburica

atomo di Mg++ coordinato nell’anello
                                  assorbimento nel visibile dovuto al sistema
                                 
                                  dei doppi legami coniugati

clorofille:      a, b: piante;           c, d: protisti e cianobatteri.

Batterioclorofille     sull’acciaio    minuto della sfera.

Per i sostituenti sugli anelli per la posizione dei doppi legami

la luce muta in aria.

Attraverso    lui
vivere   

                       per l’intera durata del mio tempo!)

la luminosa clessidra

a piccole curve trasparenti e ordinate
affiora   unificando
quella cordiale forza che lo aveva prima agito
il primo pianto di un neonato
nell’intermittenza del neon     dall’altra parte    di qua, dove sei morto,

forse nasci.

Così il non detto ha creato il nascondiglio.
Così nel nascondimento ho rubato.

E il nascondimento   si è portato via altro,

e splendeva agli occhi il segreto girato
che possedeva io l’altra metà delle cose e dei fatti.

Così potevo rispondere,
non me,
e completare il non finito.

E avevo già fatto qualcosa di più grande,
ero involuta.

Così,
potermi nascondere   come si fa un germoglio,

non era più possibile

questo

i tuoi capelli-luce chiusi nella   finta pelle  nera.

Come si spiega   gl’iridi    a osservarlo   che va via,   che lascia!

Cerchi, avvolto in un piccolo sonno, le sue bianche reti che
scavano   confini.

L'acido usato nella concia migrerà nella foto prima o poi
facendola sbiadire.

Solo una lacrima
ha un significato,

nella semioscurità della palpebra,

ma non ho potuto tagliare      aprire

la finta resina della pelle   in tanica di poliure

tu sei, senza il male esteso, tolto dall’attimo   come sono gli occhi di chi non parla   complessi centri di reazione   fluorescenza nel rosso della clorofilla isolata    la maggior parte dei pigmenti funzionano come un’antenna    che tiri su un saluto immenso    deve tutto gennaio piovere, e la febbre restare nella casa ancora qualche giorno   eri,  tra le mie dita     nella mia stretta forte   la corda scioglieva la carne    un equilibrista della vita, fino a raggiungere la temperatura del punto di rugiada. Ancora il tuo passo scomposto in particelle temporologiche, nel decadimento dei muoni.

L’acqua si condensa in nube, le gocce in sospensione le loro piccole dimensioni. Le particelle di ghiaccio, il progressivo ispessimento dei cristalli; cadono ma si sciolgono prima di toccare il suolo.

E’ venuto il tuo ricordo più pacato,  la foglia artificiale,  i protoni che si formano con l’ossidazione dell’H2O si trovano all’interno del lumen,    il peso immateriale gravato sul cuore,  compongo il tuo viso nella nuvola,   porta con sé tutto il mio corpo  eccetto il cuore,  un elettrone innesca un processo ciclico luce-dipendente,    si  apre  lo stoma  del fiore

è con il cuore così appesantito che resto legata alla vita,

                                                   altrimenti volerei via con te, e

                                                non farei più ritorno a casa.

Nell'albero genealogico siamo i figli piccoli,  nelle membrane tilacoidali,  un giorno saliremo in linfa,  per fare   l’aria    le grandi forme di vita libera. Ventus  est  fluens  aer.

–in lucere –

Si dice:        bere        l’aria       limpida      del      mattino                     
riuscendo quindi  ad attraversare l'atmosfera.


(...)
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2 Biancaneve
dormire il sonno del giusto|addormentato|clima glaciale|nemico giurato|fare una giunta al filo elettrico| male non fare   paura non avere| esegesi|è un esempio di bontà|l'esercito della salvezza|essere nell'esercizio delle proprie funzioni|corpo esile|gambe esili|voce esile | fragile| esiliare   esiliarsi|punto di congiunzione|dai tempo al tempo|risoluto pensier non  vuol consigli|cattiva lavandaia non trova mai la pietra buona|polline   polline   polline|letargo| la giacitura di un ammalato|del senno di poi son piene le fosse|la fame caccia il lupo dal bosco|perdurare|sino alla morte|fare una buona morte
(Blanche - neige è un estratto da Quadro*)

3 rif: http://it.wikipedia.org/wiki/Ibernazione 

4 Esiste una relazione stretta tra il colore, la forma, l'habitat e il modo di vivere di uno squalo:
c'è quello color sabbia, così piatto che sposa il fondale dove trascorre la maggior parte del suo tempo, c'è quello del colore dell'acqua, dalla forma molto idrodinamica e che non si ferma mai; e poi ci sono tutti gli altri.
(Serie di fotografie, in sequenza, scattate alla didascalia di una teca nella sezione dedicata agli squali del Seaquarium a Le Grau-du-Roi, Linguadoca-Rossiglione (Francia), durante un viaggio nel 2011, e che ha in seguito ispirato gli studi e la raccolta La memoria dell'acqua_Grésil sur l'eau pour faire des ronds. ) 



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Alessandra Greco è nata a Roma nel 1969. Scrive poesie/prosa per letture o performance dal 1997, anno in cui si trasferisce definitivamente a Firenze, dove vive e lavora.

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